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Procurement: un settore in evoluzione che richiede competenze specialistiche

Carolyn Mathas per PartProcurer.com | Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Data di pubblicazione: 8 ottobre, 2021

Negli ultimi tempi, soprattutto a causa delle interruzioni provocate da eventi di portata mondiale, tutti i vari elementi che compongono la catena di fornitura (supply chain) sono stati oggetto di una notevole attenzione. L'incertezza crea un effetto domino che può avere conseguenze estremamente negative sull'intera catena di fornitura, e l'approvvigionamento non rappresenta un'eccezione. A causa delle pressioni sempre crescenti, tutti gli aspetti che riguardano l'approvvigionamento stanno evolvendo con una velocità impressionante: da un modello di tipo reattivo, transazionale e basato sui costi si sta passando rapidamente a un modello di tipo proattivo basato sull'analisi del costo totale di possesso (TCO – Total Cost of Ownership). In uno scenario di questo tipo, è senza dubbio lecito domandarsi se si è preparati ad affrontare questa trasformazione.

La situazione attuale

Il software e i tool di eProcurement che si distinguono per le loro interfacce di semplice e immediata comprensione e l'accesso basato su cloud stanno iniziando a produrre effetti positivi in termini di riduzione dei costi e di aumento dell'efficienza. I rapidi progressi nel campo delle tecnologie digitali stanno ridefinendo le catene di fornitura delle aziende e trasformando l'approvvigionamento. L'approvvigionamento di tipo digitale sta iniziando a sfruttare tecnologie in grado di apportare mutamenti significativi (disruptive) che permettono di effettuare un sourcing (ovvero un reperimento di beni/servizi) strategico di natura predittiva, di automatizzare in maniera più spinta le attività di approvvigionamento e di instaurare rapporti con i fornitori di tipo proattivo, dunque più efficaci. Queste soluzioni digitali, a esempio, forniscono l'accesso a dati che in precedenza non erano disponibili, consentendo in tal modo di effettuare analisi più complesse e migliorare le strategie.

Tutti coloro che si occupano di approvvigionamento in maniera professionale utilizzano appositi pannelli di controllo (dashboard) che permettono di identificare e monitorare tendenze e problemi in tempi brevi. Le prestazioni del fornitore, le transazioni in sospeso e la spesa totale possono essere tracciati con estrema facilità. Il software per la gestione della supply chain sta contribuendo ad accelerare e semplificare l'intero processo di approvvigionamento, riducendo nel contempo i costi. Molte di queste tecnologie emergenti sono integrabili con facilità, comportano un investimento minimo e garantiscono un rapido ritorno dello stesso.

Comunque siamo solo all'inizio della fase di rinnovamento del processo di approvvigionamento e il lavoro da fare è ancora molto. Un esempio è la gestione dei terabyte di dati acquisiti e disponibili su base giornaliera. Secondo quando riportato da Accenture: “Le organizzazioni che si occupano di approvvigionamento che sfruttano in maniera efficace le analisi non sono la norma, bensì l'eccezione. La maggior parte di esse incontra ancora molto difficoltà a implementare funzionalità analitiche più evolute in grado di avere un impatto positivo sulla loro attività”.

Uno sguardo al futuro

Le tecniche di apprendimento automatico, una branca dell'intelligenza artificiale, iniziano a essere utilizzate per effettuare analisi dei dati, previsioni della domanda e gestione dell'approvvigionamento. L'apprendimento automatico e il riconoscimento di pattern (pattern recognition) stanno iniziando a fornire utili informazioni aggiuntive relative a spese non strutturate, contratti, costi e dati relativi ai fornitori e a monitorare diversi rischi e richieste dei clienti in tempo reale. L'automazione che sfrutta l'intelligenza artificiale permette ai team che si occupano di approvvigionamento di concentrarsi sugli aspetti strategici piuttosto che sulla gestione delle attività quotidiane.

In ultima analisi, l'intelligenza artificiale permetterà di gestire elevati volumi di ordini e di aggiornare i sistemi in modo automatico. In misura sempre maggiore, contratti “intelligenti” e blockchain permetteranno di convalidare le transazioni e automatizzare i pagamenti. Al progredire della tecnologia, tutti coloro che si occupano degli approvvigionamenti saranno più liberi di collaborare e supportare futuri sviluppi e relazioni con i clienti. La tecnologia, inoltre, garantirà una maggiore trasparenza e permetterà una maggiore condivisione di informazioni lungo tutta la supply chain.

Tutto ciò, ovviamente, non è un'attività isolata. I professionisti che si occupano di approvvigionamento devono restare aggiornati con l'evoluzione tecnologica e arricchire con competenze strategiche, commerciali, collaborative e globali il loto bagaglio professionale. Non sarà più sufficiente sollecitare le transazioni e reagire agli eventi. I professionisti dovranno garantire prestazioni capaci di fornire un valore aggiunto all’azienda.

 

Oltre all'attuale carenza di forza lavoro, non va dimenticato il problema derivato dalla necessità di poter disporre di persone in grado di reagire in tempi brevi ai cambiamenti che caratterizzano il settore dell'approvvigionamento. All'interno delle aziende abbonano competenze di natura “istituzionale”, patrimonio delle persone che hanno accumulato una notevole esperienza in questo comparto. La domanda da porsi è come una nuova generazione di millenials potrà sfruttare (o sostituire) tali competenze per portare a termine la trasformazione digitale. Alcune delle problematiche da affrontare sono la modellazione analitica, le competenze inter-funzionali (laddove richieste) e la capacità di garantire il necessario livello flessibilità.

Le competenze chiave

Fortunatamente, le aziende sono sempre più disposte a esternalizzare compiti non strategici e mansioni più tradizionali in modo da consentire ai professionisti che si occupano di approvvigionamento di dedicarsi alla definizione di strategie in grado di fornire valore aggiunto. In base alle analisi condotte da Accenture, l'eliminazione di attività quali fatturazione, gestione dei cataloghi, analisi dei compiti e delle spese, comporterebbe un aumento del 40% delle potenzialità dei team che si occupano di approvvigionamento, con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di efficienza e di crescita.

 

Andrew Bortolini, in un articolo scritto per CPO Rising (il sito rivolto ai Chief Procurement Officer) dal titolo  'Skills for the Modern Procurement Pro,' elenca 14 competenze chiave relative all'approvvigionamento. Secondo l’autore: “Per i professionisti del settore, la capacità di analizzare le spese e altri dati relativi all'approvvigionamento...di riunire tutti i pezzi del puzzle – è di fondamentale importanza per il successo dell'organizzazione, nonché per ottenere avanzamenti di carriera”. Bortolini ha anche evidenziato il fatto che i CPO hanno classificato solamente come “media” la capacità di analizzare i dati dei loro staff. Analisi finanziarie, capacità di sourcing strategico, esperienza di approvvigionamento in mercati specifici, gestione di categorie, contratti e liquidità sono in cima all'elenco delle competenze richieste dai CPO. Altri elementi critici sono l'approvvigionamento operativo, i rischi di fornitura, la gestione delle prestazioni dei fornitori, la capacità di sfruttare la tecnologia per generare valore, oltre a capacità di natura più generale come a esempio la consulenza, la presentazione e la gestione dei progetti.  In altre parole, esiste un'ampia gamma di opportunità e percorsi molto diversi tra di loro per raggiungere l'obiettivo.

Oltre alla rapida evoluzione del processo di approvvigionamento e alla potenziale crescita professionale, bisogna anche tenere in considerazione la variazione della forza lavoro sotto il profilo demografico. Secondo un rapporto di Entrepreneur, entro il 2025 il 75% della forza lavoro sarà rappresentata da nativi digitali. L'adozione di tecnologie avanzate sarò dunque un aspetto chiave non solo per l'automazione dei processi, ma anche per l'assunzione e la fidelizzazione del personale. Per tutti coloro che sono realmente interessati, questo può essere il momento più propizio per cogliere le migliori opportunità.